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Etheans do it better

But what exactly?

Dal 2012 Ethea ha visto passare un sacco di ragazzi e ragazze. Qualcuno si ferma, qualcuno resta un po’ prima di prendere la propria strada. C’è anche chi torna, più o meno inaspettatamente. In ogni caso siamo grati a tutti quelli che hanno dato un giorno, una settimana o un anno alla causa. E per questo abbiamo creato una hall of fame che racconta scanzonatamente la loro partecipazione all’associazione.

Una raccomandazione agli etheani sparsi per il mondo: il primo che diventa ministro, cardinale o capo del narcotraffico sudamericano si ricordasse degli amici, eh.

Alba

Trajan friend

Ethea è sempre favorevole al meltin-pot. Per questo ha adottato una giovin studentessa di storia dell’arte proveniente da Arcinazzo Romano (o come dicean tutti, Ponza). E nessuno abbia a dire che la decisione sia stata condizionata da quel meraviglioso vassoio di dolcetti calabro-ponzesi che portava seco…

Alessandra

Trafficante di turisti

Giornalista e guida turistica (in entrambi i casi di lunga esperienza), Alessandra si divide fra Roma e Subiaco, l’italiano e l’inglese, la Casa di Goethe e quella di Lucrezia Borgia. Il fatto che non abbia ancora ucciso nessuno ci conforta sul livello della sua sindrome bipolare.

Alessia

Baby caregiver

È stata capace di provocare l’istantanea obsolescenza di tutti i membri di Ethea. Succede quando metti dentro una che ancora non si diploma (è così giovane che non usa neanche Facebook, capite?). La verità è che Alessia è il nostro investimento. Avendo preso farmacia all’università, tra qualche tempo ogni etheano avrà finalmente libero accesso alla terapia farmacologica che risolverà i suoi problemi.

Arianna

Ciggiesser

Di professione spietata serial killer, Arianna si è laureata due volte in storia dell’arte con due tesi su pittori di cui non ricordo mai il nome, al punto da sospettare che se li inventi apposta. Ad ogni modo, Arianna è un’appassionata praticante di arti varie che non si tira indietro neanche davanti al funambolismo.

Beatrice

Ancient promise

Ha vissuto a Siviglia, Portland e Roma. Ha imparato ad allacciarsi le scarpe in spagnolo, a pescare salmoni come Oprah Winfrey e a tirare di daga da li mejo centurioni der foro, per poi accattarsi un patentino da guida turistica mentre con la mano libera proseguiva gli studi in arte e comunicazione. Potevamo rinunciare ad un know-how così ricco?
Sì. Però ce la siamo tenuta lo stesso.

Cecilia M.

Redattrice madre

Dipendente presso le sue due figlie e il recente erede al trono, trascorre il suo tempo libero nella redazione di una imprecisata sede Rai. Archeologa di Affile, Pomezia ce l’ha sottratta con un banale sotterfugio e quindi oggi è a tutti gli effetti l’ambasciatrice Ethea presso il litorale romano.

Cecilia P.

Esule

Giovane colonna portante di Ethea, ha scelto il capoluogo toscano per completare i suoi studi in Storia dell’Arte. Peccato che non l’abbiate conosciuta prima: vi siete persi un’ottima narratrice di storia locale. Che prima o poi riavremo indietro, se Firenze non vuole che Subiaco muova alla pugna…

Clarissa

Fashion president

Presidentessa emerita nonché maestra di stile di Ethea, potrebbe spiegarvi la storia di Subiaco passeggiando per i vicoli su un tacco 12. Però non chiedeteglielo mai, che ci serve tutta intera. Già completato il percorso di studi in moda, si è tuffata in quello della storia dell’arte pur di lanciare la sua scalata alla presidenza di Ethea. Lo credereste?

Elena

Glam-pose striker

Un’antica leggenda della Valle dell’Aniene dice che se vuoi conquistare il mondo, devi avere in organico uno di Rocca Santo Stefano. Per sfamare la nostra brama di potere, abbiamo deciso di cogliere Elena, il frutto più glamour del paese. La speranza è che se la ragazza faceva la modella mentre studiava Scienze della Moda, ora che si specializza in Storia dell’Arte possa mettersi a fare affreschi.

Eleonora

Selfier

Altra storica dell’arte, Eleonora ha una grande passione per i selfie, il suo cagnolino e i viaggi. Potrebbe essere un’ottima guida per Parigi, Istanbul o Londra, senza contare il fatto che parla un ottimo inglese, entra comodamente in valigia ed è più cool di una Lonely Planet.

Fabiana F.

Isterica dell’arte

Mezzosangue cerreto-pisana, si è laureata in storia dell’arte con una tesi sull’eremo di Santa Chelidonia, che ormai conosce come se avesse contribuito alla sua edificazione. O distruzione, in considerazione del suo vulcanico carattere.

Fabiana T.

Archefilofrappuccino

Come una novella Jessica Fletcher, dove passa Fabiana c’è sempre una lingua morta nei paraggi, il che la inserisce tra i principali sospettati. Ricevuto l’ordine di non allontanarsi troppo dall’archeologia, ha deciso di entrare in Ethea così da avere un alibi o un testimone a buon mercato. E infatti giuro che quando è morto il greco Fabiana stava giocando a freccette in uno dei peggiori bar di Caracas. Solo che io non c’ero.

Filippo

Medieval player

Dopo avere chiuso il suo negozio di sport, probabilmente perché se entravi per un pallone ottenevi invece informazioni sull’arte dorica del Peloponneso, ha raggiunto il suo obiettivo: insediarsi nei musei romani per divulgare sottobanco ogni genere di notizia sull’arte. O sul calcio. Che volete farci, Filippo è così: storico dell’arte dalla vita in su, sportivo dalla vita in giù. Tipo Chirone. In ogni caso se c’è lui in giro state in guardia: divulga forte.

Francesca M.

Children developer

Sottratta una laurea in storia dell’arte, Fra ha scoperto improvvisamente di sentirsi realizzata solo in abiti medievali. Piuttosto che chiamare la neuro, abbiamo pensato di assecondare la sua follia procurandole schiere di bambini scalpitanti a cui raccontare le sue materie. E la cosa funziona!

Francesca S.

Desaigner

La sua laurea dice che è una designer (il logo di Ethea è opera sua). Eppure la sua capacità di interpretare ruoli diversi la rende il coltellino svizzero dell’associazione: dalla grafica all’accoglienza dei turisti, dalla didattica all’artigianato. Le manca solo l’imbalsamazione di mummie.

Giulia

Scoutistical engine

Ha bussato alla nostra porta convinta di trovare la sede degli scoutisti anonimi, un luogo confortevole in cui esprimere la propria appartenenza scout senza sentirsi giudicata. Non era così: se c’è una cosa che sappiamo fare meglio di chiunque altro è giudicare gli scout. Però l’abbiamo presa in cura lo stesso, in virtù del suo straordinario pragmatismo.

Jessica

Multilingual hater

Abbiamo preso una persona che parlasse cinese per poter finalmente tradurre il libretto delle istruzioni del mappamondo luminoso comprato su AliBaba per 2,75€ (+150€ di spese di spedizione). Alla fine s’è capito che era inesorabilmente rotto ma abbiamo pensato che comunque una guida turistica che parla cinese, inglese e veneto potesse esserci d’aiuto. E così sta ancora qua.

Luca

Something developer

Uomo dalle spiccate doti di marketing, per motivi che tutt’ora fatichiamo a comprendere si è laureato in Storia. Kotler non l’ha presa benissimo, ma almeno Ethea può avvalersi di un insospettabile stratega militar-commerciale. Dobbiamo solo convincerlo che le catapulte non sono più in produzione.

Lucrezia

Poison strategist

Voglio dire: apriamo da anni la Rocca che fu dei Borgia. Potevamo farci mancare una Lucrezia in organico? Ah, sì, mi dicono che l’abbiamo presa perché laureata in progettazione dei sistemi turistici. Tanto meglio: coi veleni avevamo sempre quel fastidioso problema dei cadaveri da smaltire…

Marco

Director’s cutter

Vogliamo ricordarlo così: vulcanico e scoutesco, tanto solare da non poter restare esposti alla sua presenza più di 2 minuti. Il fisico di Taylor Lautner, l’energia di Flash Parr e il carisma di Maccio Capatonda in un unico prodotto, amato da tutte le casalinghe di Raviscanina. Vai Marco, adesso che sei lassù insegna ai milanesi a fare il cinema. O meglio, impara a fare il cinema in quell’accademia e poi sbrigati a tornare, che qui ci servi.

Maria Grazia

Addestratrice di bambini

Datele un gruppo di bambini e vi solleverà il mondo. Oppure ne farà un esercito per muovere alla sua conquista… beh, ad ogni buon conto la nostra maestrina è una grande appassionata di storia e cultura locale, e lo dimostra la soddisfazione delle tante persone che ha accompagnato.

Maria Luisa

Giovin virgulto

Grande appassionata di cinema e turismo, ha pensato bene di riunire i suoi interessi entrando in Ethea, dove è noto che si fa del turismo un cinema. Se c’è lei nei paraggi imparate bene la parte prima di entrare alla Rocca: è propensa a far fare diversi ciak prima di staccare un biglietto. Ma non importa, siamo convinti che sia un ottimo investimento: quando avrà terminato i suoi studi in scienze del turismo sarà un’ottima turista.

Maria Sole

Zauberflöte Spieler

Sì, lo ammettiamo: l’entrata in associazione di Maria Sole dopo Alba è legata a una profezia esoterica il cui senso sarà rivelato a Stonenge da Roberto Giacobbo subito dopo la pubblicità. Nell’attesa possiamo dirvi che Maria Sole è (quasi) psicologa. E onestamente non ho ancora capito se siamo noi ad aver preso lei o il contrario.

Maria Teresa

Smiler

Poteva mancare in organico un’archeologa–guida turistica? Assolutamente no. Non si può mai sapere cosa capiti a Ethea. Metti che devi cercare il santo graal o l’arca dell’alleanza… Chi ci dovremmo mandare a cercare l’arca dell’alleanza, Harrison Ford? Meglio Maria Teresa, che è pure più gentile ed elegante…

Marta

Psychoboxeur

Nel pluriennale tentativo di risollevare le condizioni psichiche di Ethea le abbiamo provate tutte: psicologia gestaltista, programmazione neurolinguistica, sanguisughe… come ultima spiaggia abbiamo preso Marta, che mentre studia psicologia tira di boxe. Così proveremo a sciogliere i nodi gordiani con la sola imposizione di un guantone. Essendo anche esperta di arti alcolemiche, Marta è la risorsa che tutte le associazioni culturali – dal Rotary agli Amici dei Puffi – vorrebbero avere.

Martina

Picture taker

Dopo Ben & Sebastien, Tequila & Bonetti e Coso & Rin Tin Tin, la coppia cinofila del nuovo millennio ce l’abbiamo noi: Martina & Laila! A differenza delle altre, questa coppia si basa sulla grande passione di Martina per la fotografia e la storia dell’arte, che fa di Laila il pastore tedesco più fotografato e acculturato dell’emisfero boreale… e di Martina una delle più sorridenti guide turistiche del territorio!

Milena

Silencer

Risultato di un esperimento degli anni’40 con cui l’Alsazia cercava di produrre individui capaci di comunicare usando le scarpe al posto della voce, Milena dialoga efficacemente persino con i turisti in espadrillas.

Paolo

Grey eminent

Idealista, minimalista, apripista, dicono di lui che abbia perso i capelli a furia di frequentare associazioni culturali. A dirla tutta, lui sostiene che la propria condizione tricologica sia frutto dell’essere stato il primo presidente di un’associazione composta da 15 femminucce e 3 maschietti. Tra i suoi più grandi successi annovera l’aver contratto tutte le malattie esantematiche, essersi tolto i denti del giudizio e aver conquistato sia il patentino da accompagnatore che da guida turistica.

Sara P.

Incantatrice di orchidee

Conosce come le sue tasche sentieri, flora e fauna dei Simbruini, tanto da alimentare il sospetto che sia lei ad indicare alle orchidee dove spuntare. Guida AIGAE, oltre ad una laurea in scienze naturali, possiede uno nutrito curriculum sulla tutela e la conoscenza della natura. Che ringrazia.

Sara S.

Dreamer

Universalmente riconosciuta come la miglior guida turistica sulla piazza (o sulla pizza?), pare che nella sua carriera abbia raccolto consensi in ogni lingua del mondo, esperanto incluso. Di carattere solare e dal chiaro timbro empatico con essenze di gelsomino, Sara accompagna egregiamente gruppi di ogni genere.

Tatiana

Bellaessa

Tatiana ha fatto parte di talmente tante associazioni che ci ho messo due ore a trovare una foto in cui stesse ferma. Ma è sempre un piacere avere in organico una forza della natura. E non averla contro. Passerà alla storia come la terza presidentessa di Ethea, associazione che continua a macinare presidenti con la stessa frequenza degli aztechi con i sacrifici umani.

Valerio

Bricolord

È come se McGiver fosse interpretato da Cary Grant. Dai modi gentili e pacati con cui si presenta mai lo penseresti in grado di costruire un carro armato con una libreria, una cannuccia, due lamelle di zinco e una pera Williams. E invece lui è capace di farlo, basta chiedere. Forse è merito della laurea in architettura, ma non ne sarei troppo sicuro…

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